Stefano Bellè è il nuovo allenatore della Virtus Ortona. La società adriatica, reduce dalla retrocessione nel campionato di Promozione (Gir.B), ha deciso di puntare sull'ex calciatore di Pescara, L'Aquila, Ancona, Venezia e Frosinone. Inoltre, la grande fiducia del sodalizio adriatico nei confronti del tecnico trova riscontro nel fatto che a Bellè verrà affidata anche la guida della compagine giovanile Allievi.

Per saperne di più, alla nostra Redazione, abbiamo avvicinato proprio il neo tecnico ortonese che, soddisfatto, ha commentato il suo arrivo sulla panchina adriatica.

"Ho deciso di sposare con entusiasmo il progetto che la società mi ha proposto, che è quello di valorizzare i giovani del vivaio in modo da poterli inserire, in futuro, in prima squadra. Questa società ha a cuore la crescita del settore giovanile (divenuto scuola calcio d'elite). Aggiungo che quella di Ortona è un'ottima piazza per poter fare calcio, sia per strutture che per ambiente. Vivo in questa città ed esserne anche l'allenatore è per il sottoscritto motivo di orgoglio. Voglio ringraziare sin da ora  quelle persone che hanno reso possibile il mio arrivo, come i fratelli Reati, Rocco Maio, Romano Marino e Francesco Osti (già DS della Virtus Ortona), che da quest'anno oltre al settore giovanile cureranno anche la prima squadra. Ammetto che la loro presenza ha influito sulla mia scelta. Inoltre le nuove forze daranno una mano al presidente Buzzelli che, sinora, con grossi sacrifici portava avanti il calcio ad Ortona. Le prime impressioni avute sono ottime, soprattutto per quanto concerne l'organizzazione dei dirigenti: ognuno sa qual'è il suo compito, senza interferire nel lavoro altrui".

-Mister, in vista della prossima stagione, la Virtus Ortona è già al lavoro? 

"Certamente. Abbiamo già confermato il blocco dei calciatori della passata stagione; a quest'ultimi vogliamo aggiungere qualche ragazzo che riteniamo già pronto per la prima squadra, in modo da creare il giusto mix tra esperienza e giovani. Ci auguriamo, inoltre, che la domanda di ripescaggio al campionato di Promozione inoltrata dalla società venga accolta. Al di là della categoria che disputeremo (Promozione o Prima Categoria), gli sforzi saranno concentrati sulla conquista della salvezza e, appunto, sulla valorizzazione dei giovani del vivaio".